Dizionario di Cybersecurity: l’attacco Man-in-the-Middle (MitM)

Attacco Man-in-the-Middle

Nel mondo digitale, non tutte le minacce sono evidenti. Alcune agiscono in silenzio, insinuandosi tra le tue comunicazioni aziendali o dei tuoi dipendenti, senza lasciare traccia visibile. 
 

Tra queste, l’attacco Man-in-the-Middle (MitM) è uno dei più subdoli e potenzialmente devastanti. 
 

Oggi, nella nostra rubrica “Dizionario di Cybersecurity”, ti spieghiamo cos’è, come funziona e come puoi proteggere la tua impresa.


Attacco Man-in-the-Middle, un nemico invisibile per la tua impresa

Prima di approfondire insieme cos'è un attacco Man-in-the-Middle, soffermiamoci velocemente sul Rapporto Clusit 2025 (un'analisi annuale condotta da Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, che offre una panoramica dettagliata sugli incidenti informatici a livello globale e italiano): ci segnala che gli attacchi informatici stanno aumentando in tutto il mondo. L’Italia, pur essendo un paese di medie dimensioni, è coinvolta nel 10% di questi attacchi, una percentuale molto alta rispetto al suo peso economico e alla popolazione.
 

E, a proposito di attacchi informatici, quello chiamato Man-in-the-Middle (letteralmente "uomo nel mezzo") si verifica quando un cybercriminale si inserisce in una comunicazione tra due parti – ad esempio tra un utente e un sito web, o tra due sistemi – per intercettare, leggere o modificare i dati scambiati, senza che nessuno dei due interlocutori se ne accorga.
 

In ambito aziendale, può significare l'intercettazione di email, transazioni finanziarie, credenziali d’accesso o dati sensibili.


Come avviene un attacco Man-in-the-Middle?

Un attacco Man-in-the-Middle (MitM) può avvenire in diversi modi, a seconda della configurazione della rete e della vulnerabilità del sistema.

Le modalità più comuni con cui un attacco Man-in-the-Middle può verificarsi includono:
 

  • Wi-Fi pubblici o insicuri
    Un utente si connette a una rete compromessa, permettendo all’attaccante di “spiare” il traffico;
     
  • DNS spoofing
    L'attaccante manipola i server DNS per reindirizzare l'utente verso siti fasulli;
     
  • HTTPS stripping
    Si forzano connessioni non sicure (HTTP invece di HTTPS), permettendo l’intercettazione dei dati trasmessi;
     
  • Session hijacking
    Il criminale prende il controllo di una sessione utente già autenticata, ad esempio su un sito aziendale o gestionale.
Attacco Man-in-the-Middle

 

Perché gli attacchi Man-in-the-Middle sono pericolosi per le imprese?

Gli attacchi Man-in-the-Middle (MitM) sono particolarmente pericolosi per le imprese perché compromettono la riservatezza, l'integrità e l'affidabilità delle comunicazioni aziendali. 
 

Ecco i motivi principali per cui sono così pericolosi per le imprese:
 

  1. Furto di dati sensibili
    Gli hacker possono intercettare credenziali di accesso, numeri di carte di credito, informazioni su clienti, dati finanziari e proprietà intellettuale;
     
  2. Accesso non autorizzato
    Se vengono rubate credenziali, gli attaccanti possono accedere a sistemi aziendali riservati, compromettere account e lanciare ulteriori attacchi dall’interno (es. ransomware o data breach);
     
  3. Danni reputazionali
    Una violazione dei dati può danneggiare gravemente la reputazione di un'azienda, portando alla perdita di clienti e fiducia del mercato;
     
  4. Perdita economica diretta
    Le frodi bancarie o l'accesso a conti aziendali possono causare perdite finanziarie immediate;
     
  5. Responsabilità legale e sanzioni
    La perdita di dati personali dei clienti può comportare sanzioni secondo normative come il GDPR, oltre a cause legali e obblighi di notifica;
     
  6. Alterazione delle comunicazioni
    L’attaccante può modificare il contenuto dei messaggi scambiati, causando malintesi, ordini falsificati o accordi commerciali compromessi.

 

cybersecurity Come proteggere la tua impresa da un attacco Man-in-the-Middle?

L’attacco Man-in-the-Middle è una minaccia silenziosa ma molto reale. Proteggere le comunicazioni aziendali – sia interne che esterne – è oggi una priorità assoluta. 
 

Ricorda: non sempre il pericolo arriva da un'email sospetta. A volte, è nascosto tra le righe di codice che regolano la tua rete.
 

Ecco alcuni consigli per proteggere la tua impresa da un attacco Man-in-the-Middle:
 

  1. Utilizza solo connessioni cifrate (HTTPS, VPN)
    Tutti i sistemi aziendali e i siti web dovrebbero usare il protocollo HTTPS. Offri ai dipendenti una VPN sicura per lavorare da remoto;
     
  2. Evita Wi-Fi pubblici o aperti
    I dipendenti non dovrebbero mai accedere a risorse aziendali da reti Wi-Fi non protette;
     
  3. Implementa certificati digitali aggiornati
    La scadenza o l’assenza di certificati SSL può esporre i sistemi a manipolazioni;
     
  4. Formazione e consapevolezza
    I tuoi collaboratori devono riconoscere comportamenti sospetti, come avvisi di certificati non validi o reindirizzamenti insoliti;
     
  5. Autenticazione forte e monitoraggio delle sessioni
    Limita l’accesso ai sistemi con l’autenticazione a più fattori e verifica eventuali attività anomale.

 

Attacchi informaticiAttacchi Man-in-the-Middle: inizia a difenderti da qui

In un contesto digitale sempre più interconnesso, proteggersi dagli attacchi informatici come il Man-in-the-Middle non è solo una misura tecnica, ma un imperativo strategico per ogni impresa che voglia tutelare i propri dati, la fiducia dei clienti e la continuità operativa.

Se ti stai chiedendo come puoi fare per difendere la tua attività, potresti rivolgerti alla Camera di commercio del tuo territorio.

Se sei alle prime armi in tema di cybersecurity, a disposizione della tua impresa ci sono consulenze e servizi per aiutarti ad imboccare la strada corretta attraverso i Punti Impresa Digitali che mettono a tua disposizione soluzioni che vanno dalla formazione al mentoring. E proprio in tema sicurezza, puoi chiedere aiuto al PID col servizio Cyber Check


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